Donald Trump presidente USA
Il magnate Donald Trump sbaraglia Hillary Clinton e conquista la vetta del mondo
Oggi 09/11/2016 è un giorno che al di là di come andranno effettivamente le cose sarà ricordato a lungo, segnando un altro tassello della storia americana e mondiale. Il magnate Donald Trump vince le presidenziali americane diventando di fatto il 45° presidente della storia americana prendendo il posto di Barack Obama alla Casa Bianca. Essere presidente degli Stati Uniti d’America è una condizione in cui l’eletto diventa il “capo del mondo” essendo gli USA la potenza economica e militare più grande e forte del mondo.
L’esito di questa votazione ha suscitato un malumore di fondo a seguito di tante dichiarazioni rilasciate da Donald Trump durante i suoi comizi elettorali, ricordiamone alcune più eclatanti:
- “Se HIllary Clinton non può soddisfare suo marito, cosa le fa credere di poter soddisfare gli Stati Uniti D’america?”
- “A New York si gela, noi abbiamo bisogno del riscaldamento globale”
- “Dobbiamo trovare il modo di chiudere internet per arginare il terrorismo”
- “L’effetto serra è una balla inventata dalla Cina”
- “Non è curioso come la strage di Parigi è avvenuta nel paese con il più rigido controllo sul possesso di armi al mondo?”
Oltre a queste colorite dichiarazioni, è il programma elettorale in se che non convince, soprattutto sui temi più caldi come:
- ambiente ed energie
- immigrazione
- politiche estere
- diritti dei cittadini
E’ palese che Donald Trump oltre che un ricco imprenditore sia anche un personaggio “folkloristico”, uno show man e che pur di attirare l’attenzione a se ne abbia sparato di balle – almeno si spera rimangano tali. Tante le campagne virali pro e contro che l’hanno visto protagonista di meme, link, video ecc.. sui social network.
Simpatizzante del wrestling è amico del fondatore della WWE Vince McMahon lo vediamo più volte coinvolto in questi show, ospitando 2 edizione di WrestleMania entrando anche nella WWE Hall of Fame. Di seguito un video molto divertente:
Un altro punto della sua campagna elettorale riguarda le armi e le normative che ne regolano il possesso e i limiti di utilizzo. Si prevedono armi come se piovesse, negli uffici pubblici e perfino nelle chiese. Come se gli Stati Uniti non fossero la patria delle stragi a mano armata nelle scuole, dalla Columbine all’Oregon. Dove si contano ogni anno 30mila vittime d’arma da fuoco e giusto due giorni si è registrata l’ultima tragedia sfiorata, quando un’uomo si è presentato armato davanti al check point della Casa Bianca finendo crivellato.
Beh se avete in mente di fare un viaggio negli USA fatevi prima un bel corso di difesa personale in modo da poter fronteggiare al meglio qualche americano esaltato e magari armato – si scherza!
Insomma non resta che vedere Donald Trump effettivamente all’opera e sperare che con i suoi collaboratori riuscirà ad operare per il bene del suo popolo e del mondo intero; inutile giudicarlo ora ed improvvisarsi esperti di politica internazionale, anche perchè si sà, gli americani sono sempre stati un pò megalomani e le loro parole vanno prese con le pinze.
Good luck USA, good luck World.